Malattia e superamento del periodo di conservazione del posto di lavoro (c.d. comporto) – Legittimo il rifiuto del datore di lavoro di rifiutare una richiesta di concessione di ferie | ADLABOR

Malattia e superamento del periodo di conservazione del posto di lavoro (c.d. Comporto) – Legittimo il rifiuto del datore di lavoro di rifiutare una richiesta di concessione di ferie – Onere del lavoratore di fornire prova precisa della responsabilità datoriale per non conteggiare i periodi di malattia ai fini del comporto.

Il Tribunale di Bologna con la sentenza del 29 ottobre 2018, si è pronunciato recentemente sulla possibilità per il datore di lavoro di rifiutare la concessione di un periodo di ferie in pendenza di assenza per malattia all’approssimarsi dello scadere del periodo di comporto.

Il giudice ha ritenuto lecito il comportamento datoriale a fronte della dimostrazione che l’assenza per malattia del lavoratore comportava oneri organizzativi ed economici in ragione della necessità della sua sostituzione accertando che il periodo di ferie richiesto sarebbe coinciso con quello di più intensa attività aziendale. A fronte di tali prove il tribunale ha respinto la richiesta di declaratoria di illegittimità del rifiuto di concessione delle ferie.

Peraltro sussistano altri strumenti, quali l’aspettativa, che possono consentire di evitare la risoluzione del rapporto in caso di approssimarsi dello scadere del periodo di comporto. Il giudice, nella stessa sentenza, ha anche affrontato la questione dell’imputabilità delle assenze per malattia a responsabilità datoriale, con conseguente scomputo dal periodo di comporto, assumendo che non è sufficiente il mero collegamento dell’affezione con l’attività lavorativa ma è necessario che la sua genesi e il suo decorso derivino da una responsabilità del datore di lavoro ex articolo 2087 codice civile.


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