Pubblicazione note, schemi ed aggiornamenti – argomenti vari
Sono state pubblicate sul sito, nella sezione interpretazioni, le seguenti note: Leggi tutto...
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L'INPS, con il messaggio 24 ottobre 2016, n. 4269, ha fornito indicazioni operative sulla modalità di recupero del ticket licenziamento versato nel corso del 2016 in caso di:
A) licenziamenti effettuati in conseguenza di cambi di appalto, ai quali siano succedute assunzioni presso altri datori di lavoro, in applicazione di clausole sociali che garantiscano la continuità occupazionale prevista dai CCNL;
B) interruzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato, nel settore delle costruzioni edili, per completamento delle attività e chiusura del cantiere;
C) licenziamento nei casi di risoluzione dei rapporti di lavoro del personale addetto agli impianti di distribuzione di gas naturale, nei casi di sostituzione del soggetto gestore.
L'INPS comunica che per il recupero del contributo eventualmente pagato nel periodo dal 1° gennaio 2016 al 24 ottobre 2016, data di pubblicazione del presente messaggio, i datori di lavoro utilizzeranno la procedura delle regolarizzazioni Uniemens.
Per consultare il messaggio INPS n. 4269 del 24.10.2016 clicca qui:
Il Ministero del Lavoro, con Circolare n. 38 del 14 ottobre 2016, fornisce le prime istruzioni operative per la concreta applicazione dell'ulteriore intervento straordinario di integrazione salariale, della durata massima di 12 mesi, a favore delle imprese operanti in un'area di crisi industriale complessa che abbiano già completato la fruizione "ordinaria" dell'ammortizzatore, che è stato recentemente introdotto dal D.lgs. n. 185/2016 correttivo del Jobs Act.
In particolare, il Ministero sottolinea che tale ulteriore periodo di CIGS può essere autorizzato previa stipula di un accordo in sede governativa presso il Ministero del Lavoro, qualora l'azienda presenti un piano di recupero occupazionale che preveda appositi percorsi di politiche attive del lavoro concordati con la Regione e finalizzati alla rioccupazione dei lavoratori.
Le istanze, compilate secondo un apposito modulo che sarà reso disponibile sul sito www.lavoro.gov.it, dovranno essere presentate alla Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali e I.O. mediante posta certificata all'indirizzo [email protected], entro un congruo termine. L'istanza deve essere corredata dell'elenco nominativo dei lavoratori interessati dalle sospensioni o riduzioni di orario e del verbale di accordo stipulato in sede governativa.
Come comunicato dal Ministero dello sviluppo economico, le aree di crisi industriale complessa riconosciute alla data del 08.10.2016 sono le seguenti:
Regione | Area di crisi complessa | Data e atto di riconoscimento | |
1 | Lazio | Rieti | DM 13/04/2011 |
2 | Puglia | Taranto | DL 129/2012 |
3 | Toscana | Piombino | DL 43/2013 |
4 | Friuli Venezia Giulia | Trieste | DL 43/2013 |
5 | Sicilia | Termini Imerese | AdP 22/07/2015 |
6 | Sicilia | Gela | DM 20/05/2015 |
7 | Molise | Isernia, Boiano, Campochiaro, Venafro | DM 07/08/2015 |
8 | Toscana | Livorno | DM 07/08/2015 |
9 | Marche-Abruzzo | Val Vibrata-Valle del Tronto Piceno | DM 10/02/2016 |
10 | Lazio | Frosinone | DM 12/09/2016 |
11 | Sardegna | Portovesme | DM 13/09/2016 |
12 | Liguria | Savona | DM 21/09/2016 |
13 | Sardegna | Porto Torres | DM 7/10/2016 |
14 | Umbria | Terni-Narni | DM 7/10/2016 |
Per consultare la Circolare n. 38 del ministero del Lavoro del 14 ottobre 2016 clicca qui:
Il Ministero del lavoro, con nota 5499/2016, ad integrazione della precedente nota n. 33/5456 del 5 ottobre 2016 (vedi nostra news del 6 ottobre 2016) fornisce le seguenti ulteriori indicazioni:
Informiamo inoltre che, a decorrere dall'8 ottobre 2016, in base a quanto previsto dall'art. 5, comma 3, lettera b) del Decreto Legislativo n. 185 del 24 settembre 2016, la trasmissione dei moduli potrà essere effettuata, oltre che per il tramite dei patronati, delle organizzazioni sindacali, degli enti bilaterali e delle commissioni di certificazione, anche per il tramite dei consulenti del lavoro e delle sedi territoriali dell'Ispettorato nazionale del lavoro.
Per consultare la nota clicca qui