Abbiamo un altro caso complicato di lavoratore straniero. Oggi il collega ha un permesso di soggiorno come studente e come tale lavora con orario part-time. Ha richiesto la conversione del permesso in permesso di lavoro ma avrà l’appuntamento per il rilascio con data ancora da definire. Nel frattempo vorrebbe passare full time e sostiene che, avendo consegnato in Prefettura un contratto di soggiorno firmato, non sarebbe più considerato uno studente e potrebbe tornare full-time. Può reggere la posizione che finché non gli avranno rilasciato il permesso di soggiorno per motivi di lavoro lo teniamo part-time?
Per richiedere ed ottenere il permesso di soggiorno per motivi di lavoro non è necessario avere una proposta d’assunzione full-time da parte del datore di lavoro (non è menzionato tale requisito nel Testo unico sull’immigrazione), l’unica condizione rilevante (ex art. 29, comma 3, lettera b, TUI) al fine di ottenere il permesso di soggiorno per motivi di lavoro è che il richiedente dimostri di avere un reddito minimo uguale a 460,28€ al mese, cioè 5.983,64 euro all’anno. Se ne deduce che la conversione del permesso di soggiorno non dà al lavoratore il diritto di convertire il contratto di lavoro da part-time a full-time. Il lavoratore che converte il permesso di soggiorno per motivi di studio in permesso di soggiorno per motivi di lavoro ha solo la facoltà di chiedere, come qualsiasi altro lavoratore che presta l’attività nella Vostra azienda, che il contratto di lavoro intercorrente tra le parti venga convertito in full-time, ma non ha il diritto alla sua conversione. Quindi, qualora il lavoratore vi richieda la conversione del contratto, la Vostra società può liberamente non soddisfare la sua richiesta.