Previdenza e assistenza nel settore dello spettacolo- aggiornamenti – Art. 66 – L. 106/2021

 Art. 66 
 
             Disposizioni urgenti in tema di previdenza 
              e assistenza nel settore dello spettacolo 
 
  1.  I  lavoratori  iscritti  al  Fondo  pensione  lavoratori  dello
spettacolo hanno diritto all'indennita' di malattia per ciascuno  dei
giorni coperti da idonea certificazione, per un numero massimo di 180
giorni nell'anno solare, a condizione che possano far  valere  almeno
quaranta contributi  giornalieri  dal  1°  gennaio  dell'anno  solare
precedente l'insorgenza dell'evento morboso. 
  2. All'articolo 13, primo comma, del decreto legislativo  del  Capo
provvisorio dello Stato 16 luglio 1947,  n.  708,  le  parole  «cento
paghe» sono sostituite dalle seguenti: «quaranta paghe». 
  3. All'articolo 6, comma 15, del decreto-legge 30 dicembre 1987, n.
536, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 febbraio 1988,  n.
48, le parole «lavoratori dello spettacolo con contratto di lavoro  a
tempo determinato» sono sostituite dalle seguenti «lavoratori di  cui
all'articolo 2, comma 1, lettere a) e b) del decreto  legislativo  30
aprile 1997, n. 182,» e le  parole  «lire  130.000»  sono  sostituite
dalle seguenti «euro 100». 
  4. L'obbligo di assicurazione contro gli infortuni sul  lavoro  e
le   malattie   professionali   presso   l'Istituto   nazionale   per
l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), disciplinata
dal testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica  30
giugno 1965, n. 1124, e' esteso anche ai lavoratori autonomi iscritti
al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo. Con uno o piu' decreti
del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il
Ministro dell'economia e  delle  finanze  e  con  il  Ministro  della
cultura, su proposta dell'INAIL, da  adottare  entro  novanta  giorni
dalla data di entrata  in  vigore  della  legge  di  conversione  del
presente  decreto,  sono  stabilite  le   modalita'   di   attuazione
dell'obbligo assicurativo di cui al primo periodo del presente  comma
e sono  individuati  i  soggetti  tenuti  al  versamento  del  premio
assicurativo, l'inquadramento nella gestione tariffaria nei  casi  in
cui non e' applicabile l'articolo 49 della legge 9 marzo 1989, n. 88,
e le retribuzioni imponibili da assumere per il calcolo dei  premi  e
per la liquidazione  delle  prestazioni  indennitarie.  L'obbligo  di
assicurazione per i lavoratori autonomi  di  cui  al  presente  comma
decorre dal 1° gennaio 2022. 
  5. A decorrere dalla data di  entrata  in  vigore  della  legge  di
conversione del presente  decreto,  il  personale  orchestrale  delle
fondazioni  lirico-sinfoniche  di  cui  all'articolo  1  del  decreto
legislativo 29 giugno 1996, n. 367, e di cui alla legge  11  novembre
2003, n. 310, e' assicurato contro gli  infortuni  sul  lavoro  e  le
malattie professionali ai sensi del testo unico di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124. 
  5-bis. I premi versati e le prestazioni erogate anteriormente  alla
data di entrata in vigore della legge  di  conversione  del  presente
decreto restano salvi e conservano la loro efficacia. Per  i  periodi
antecedenti alla predetta data di entrata  in  vigore,  nel  caso  di
evento occorso che comporti un indennizzo da parte  dell'INAIL,  sono
comunque dovuti, a decorrere dalla data dell'evento stesso,  i  premi
relativi alla specifica posizione assicurativa, senza applicazione di
sanzioni e interessi. 
  5-ter. I giudizi pendenti alla data  di  entrata  in  vigore  della
legge di  conversione  del  presente  decreto  aventi  a  oggetto  le
questioni di cui al comma 5 sono  dichiarati  estinti  d'ufficio  con
compensazione delle spese tra le parti.  I  provvedimenti  giudiziari
non ancora passati in giudicato restano privi di effetto.
  6. Al Capo X del decreto legislativo 26 marzo 2001,  n.  151,  dopo
l'articolo 59 e' inserito il seguente: 
  «59-bis (Lavoro nel settore dello spettacolo). - 1. Le  lavoratrici
e i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo
hanno  diritto  alle  tutele  previste  dal  presente   testo   unico
rispettivamente per i rapporti di lavoro subordinato o autonomo. 
  2. Per le lavoratrici e i lavoratori di cui all'articolo  2,  comma
1, lettere a) e b), del decreto legislativo 30 aprile 1997,  n.  182,
ai fini  del  calcolo  dell'indennita'  di  cui  all'articolo  23  la
retribuzione  media  globale  giornaliera   corrisponde   all'importo
ottenuto dividendo l'ammontare del  reddito  percepito  in  relazione
alle attivita' lavorative nel settore  dello  spettacolo  nei  dodici
mesi antecedenti l'inizio del periodo indennizzabile per il numero di
giorni lavorati,  o  comunque  retribuiti,  risultanti  nel  medesimo
periodo.». 
  7. A decorrere dal 1° gennaio 2022, e' riconosciuta una  indennita'
per i lavoratori autonomi dello spettacolo (ALAS) di cui all'articolo
2, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 30 aprile  1997,
n. 182, per la disoccupazione involontaria. L'indennita'  e'  erogata
dall'Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS). 
  8. L'indennita' e' riconosciuta, previa domanda, ai  lavoratori  di
cui al comma 7 in possesso dei seguenti requisiti: 
    a) non avere in corso rapporti di lavoro autonomo o subordinato; 
    b) non essere titolari di  trattamento  pensionistico  diretto  a
carico di gestioni previdenziali obbligatorie; 
    c) non essere beneficiari di reddito di cittadinanza  di  cui  al
decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 28 marzo 2019, n. 26; 
    d) aver maturato, nel periodo che va  dal  1°  gennaio  dell'anno
solare precedente  la  conclusione  dell'ultimo  rapporto  di  lavoro
autonomo alla data di  presentazione  della  domanda  di  indennita',
almeno quindici giornate di contribuzione versata  o  accreditata  al
Fondo pensione lavoratori dello spettacolo; 
    e) avere un reddito  relativo  all'anno  solare  precedente  alla
presentazione della domanda non superiore a 35.000 euro. 
  9.  La  domanda  e'  presentata  dal  lavoratore  all'INPS  in  via
telematica entro il termine di decadenza di sessantotto giorni  dalla
cessazione del rapporto di lavoro autonomo. 
  10. I requisiti di cui al comma 8, lettere b) e c),  devono  essere
mantenuti anche durante il percepimento dell'indennita'. 
  11. L'indennita'  e'  rapportata  al  reddito  imponibile  ai  fini
previdenziali risultante dai versamenti  contributivi  effettuati  al
Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, relativo all'anno in  cui
si e' concluso l'ultimo rapporto di lavoro autonomo e all'anno solare
precedente, diviso per il numero di mesi di contribuzione, o frazioni
di essi. 
  12.  L'indennita',  rapportata  al  reddito  medio   mensile   come
determinato al comma 11, e' pari al 75 per cento dello stesso reddito
nel caso in cui il reddito mensile sia  pari  o  inferiore  nel  2021
all'importo di 1.227,55 euro, annualmente rivalutato sulla base della
variazione dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo  per  le  famiglie
degli operai e degli impiegati intercorsa nell'anno  precedente.  Nel
caso in cui il  reddito  medio  mensile  sia  superiore  al  predetto
importo l'indennita' e' pari al 75 per  cento  del  predetto  importo
incrementata di una somma pari al 25 per cento della  differenza  tra
il reddito medio mensile e il predetto importo. L'indennita' non puo'
in ogni caso superare l'importo massimo mensile di 1.335,40 euro  nel
2021, annualmente rivalutato sulla base della variazione  dell'indice
ISTAT dei prezzi al consumo per le  famiglie  degli  operai  e  degli
impiegati intercorsa nell'anno precedente. 
  13. L'indennita'  e'  corrisposta  mensilmente  per  un  numero  di
giornate pari alla meta' delle giornate di  contribuzione  versata  o
accreditata al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo nel periodo
che va dal 1° gennaio dell'anno solare precedente la  conclusione
dell'ultimo rapporto di lavoro autonomo. Ai fini della durata non
sono computati i periodi contributivi che hanno gia'  dato  luogo  ad
erogazione della prestazione. L'indennita'  non  puo'  in  ogni  caso
superare la durata massima di sei mesi. 
  14. Per i periodi di fruizione dell'indennita' e'  riconosciuta  la
contribuzione figurativa rapportata al  reddito  medio  mensile  come
determinato dal comma 6 entro un limite di retribuzione  pari  a  1,4
volte l'importo massimo mensile dell'indennita' per l'anno in  corso.
A decorrere dal 1° gennaio 2022, per i lavoratori di cui al comma  7,
e'  dovuta  un'aliquota  contributiva  pari  al  2  per  cento,   che
confluisce  presso  la  Gestione  prestazioni   temporanee   di   cui
all'articolo 24 della legge 9 marzo 1989, n. 88. 
  15. La prestazione e' incompatibile  con  le  altre  prestazioni  a
tutela della disoccupazione involontaria. 
  16. L'indennita' di cui ai commi da 7 a 15 non concorre  alla
formazione del reddito ai sensi del testo  unico  delle  imposte  sui
redditi, di  cui  al  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  22
dicembre 1986, n. 917. 
  17. Al decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 182,  sono  apportate
le seguenti modificazioni: 
    a) all'articolo 1 sono apportate le seguenti modificazioni: 
      1) al comma 15 le parole «60 contributi» ovunque ricorrano sono
sostituite  dalle  seguenti  «45  contributi»  e   le   parole   «120
contributi» sono sostituite dalle seguenti «90 contributi»; 
      2) dopo il comma 15-bis, sono inseriti i seguenti: 
  «15-ter  Ai  soli   fini   dell'acquisizione   del   diritto   alla
corresponsione  dei  trattamenti  pensionistici,  per  i   lavoratori
appartenenti al gruppo di cui all'articolo 2, comma  1,  lettera  a),
che non raggiungano il  requisito  dell'annualita'  di  contribuzione
richiesto per il sorgere del diritto alle prestazioni e  che  abbiano
dichiarato per il medesimo anno una  retribuzione  globale  derivante
dall'esercizio delle attivita' lavorative per le quali  e'  richiesta
l'iscrizione  obbligatoria  al  Fondo   pensione   lavoratori   dello
spettacolo superiore a quattro volte l'importo  del  trattamento
minimo annuale in vigore nell'assicurazione generale obbligatoria, e'
accreditato, d'ufficio, un numero di contributi giornalieri,  fino  a
concorrenza del requisito dell'annualita' di contribuzione  richiesto
dall'articolo 2, comma 2, lettera a). 
  15-quater. Ogni giornata contributiva  versata  al  Fondo  pensione
lavoratori dello spettacolo  per  attivita'  dei  lavoratori  di  cui
all'articolo 2, comma 1,  lettera  a),  del  decreto  legislativo  30
aprile 1997, n. 182, riferite alla categoria attori cinematografici e
audiovisivi determina l'accreditamento di un'ulteriore giornata, fino
a  concorrenza  del  requisito   dell'annualita'   di   contribuzione
richiesto dall'articolo 2, comma 2, lettera a). 
  15-quinquies. Il datore di lavoro o il committente  sono  tenuti  a
rilasciare al lavoratore, al termine  della  prestazione  lavorativa,
una  certificazione   attestante   l'ammontare   della   retribuzione
giornaliera corrisposta e dei  contributi  versati,  con  particolare
riguardo a quanto disposto dai commi 8  e  12.  In  caso  di  mancato
rilascio o di attestazione non veritiera,  il  datore  di  lavoro  e'
punito con la sanzione amministrativa non superiore  a  10.000  euro,
salvo che il fatto costituisca reato, e non puo' accedere,  nell'anno
successivo, a benefici, sovvenzioni, contributi o agevolazioni, anche
tributarie, comunque denominati, fatta salva l'applicazione  di  ogni
altra pertinente disposizione di legge.» 
    b) all'articolo 2: 
      1) al comma 2, lettera a),  le  parole  «120  contributi»  sono
sostituite dalle seguenti: «90 contributi»; 
      2) dopo il comma 2 sono inseriti i seguenti: 
  «2-bis. La contribuzione previdenziale e assistenziale e' dovuta al
Fondo pensione lavoratori dello spettacolo anche per  le  prestazioni
rese da lavoratori appartenenti alle categorie professionali  di  cui
all'articolo 3 del decreto legislativo  del  Capo  provvisorio  dello
Stato 16 luglio 1947, n. 708, con riferimento a: 
    a) attivita'  retribuite  di  insegnamento  o  di  formazione
svolte in enti accreditati presso le amministrazioni pubbliche  o  da
queste organizzate; 
    b) attivita' remunerate di carattere promozionale  di  spettacoli
dal vivo, cinematografici,  televisivi  o  del  settore  audiovisivo,
nonche' di altri eventi organizzati o promossi da soggetti pubblici o
privati  che  non  hanno   come   scopo   istituzionale   o   sociale
l'organizzazione e la  diffusione  di  spettacoli  o  di  attivita'
educative collegate allo spettacolo. 
  2-ter. Per le attivita' di cui alle lettere a) e b) del comma 2-bis
non sono richiesti gli adempimenti di cui all'articolo 6, del decreto
legislativo del Capo provvisorio dello Stato 16 luglio 1947, n. 708; 
    c) all'articolo 4, il comma 7 e' sostituito dal  seguente:  «7.
Ai fini dell'accesso al  diritto  alle  prestazioni,  i  requisiti
contributivi da far valere ai fini degli articoli 6 e 9  del  decreto
del Presidente della Repubblica 31 dicembre  1971,  n.  1420,  devono
riferirsi per almeno due terzi ad  effettive  prestazioni  lavorative
svolte nel settore dello spettacolo». 
  18. Le disposizioni di cui al comma 17 si applicano a decorrere dal
1° luglio 2021. 
  19. All'articolo 3, secondo comma, del decreto legislativo del Capo
provvisorio dello Stato 16 luglio 1947, n.  708,  sono  apportate  le
seguenti modificazioni: 
    a) al primo periodo, dopo le parole «di concerto con il  Ministro
dell'economia e delle finanze,» sono inserite le  seguenti:  «sentiti
rispettivamente il Ministro della cultura e il  Ministro  con  delega
per lo sport, nonche'»  e,  dopo  le  parole  «sono  adeguate»,  sono
inserite le seguenti: «, con frequenza almeno quinquennale,» 
    b) al secondo  periodo,  dopo  le  parole  «di  concerto  con  il
Ministro dell'economia e delle finanze» sono inserite le seguenti: «e
il Ministro della cultura». 
  20. In sede di prima applicazione dell'articolo 3,  secondo  comma,
primo periodo del decreto  legislativo  del  Capo  provvisorio  dello
Stato 16 luglio 1947, n. 708, come modificato dal  comma  19  del
presente articolo,  l'adeguamento  ivi  previsto  e'  disposto  entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. 
  21. All'onere derivante dal presente articolo,  ad  esclusione  dei
commi 3, 4 e 5, valutato in 14,8 milioni di euro per l'anno 2021,
53,7 milioni di euro per l'anno 2022, 58,6 milioni  di  euro  per
l'anno 2023, 58,2 milioni di euro per l'anno 2024,  59,7  milioni  di
euro per l'anno 2025, 61,6 milioni di  euro  per  l'anno  2026,  63,2
milioni di euro per l'anno 2027, 65,7  milioni  di  euro  per  l'anno
2028, 69,4 milioni di euro per l'anno 2029, 73,9 milioni di euro  per
l'anno 2030 e 74,5 milioni di euro annui a decorrere dall'anno  2031,
si provvede, per 10,9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022  e
2023, 11 milioni di euro per l'anno 2024, 11,2 milioni  di  euro  per
l'anno 2025, 11,3 milioni di euro per l'anno 2026,  11,4  milioni  di
euro per l'anno 2027, 11,6 milioni di  euro  per  l'anno  2028,  11,9
milioni di euro per l'anno 2029, 12,1 milioni di euro per l'anno 2030
e 12,3 milioni di  euro  a  decorrere  dall'anno  2031,  mediante  le
maggiori entrate derivanti dai commi da 7 a 16, e,  per  il  restante
importo, ai sensi dell'articolo 77. 

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