04 Marzo 2020

Coronavirus: comunicazioni per attivare il lavoro agile (“smart working”).

Emergenza Coronavirus: le comunicazioni del datore di lavoro per attivare il lavoro agile (“smart working”)

Al fine di limitare il rischio di contagio da coronavirus, fino al prossimo 31 luglio 2020 tutti i datori di lavoro, per ogni tipo di rapporto di lavoro subordinato, possono attivare il lavoro agile (c.d. “smart-working”) con modalità semplificate, secondo le prescrizioni indicate dall’articolo 4 del D.P.C.M. 1° marzo 2020.

La possibilità delle aziende, di attivare unilateralmente il lavoro agile per tutti i lavoratori (ovviamente quelli la cui attività non è legata alla presenza su specifici posti di lavoro) è comunque condizionata:

Entrambi detti documenti dovranno essere allegati alla comunicazione telematica obbligatoria, prevista sul sito del Ministero del Lavoro https://servizi.lavoro.gov.it/smartworking.

Detta comunicazione dovrà essere effettuata, individualmente, entro il giorno antecedente a quello di inizio della prestazione agile (art. 9-bis DL 510/1996). La mancata comunicazione comporterà una sanzione amministrativa da 100 a 500 euro per ogni lavoratore.

Una volta avviato lo smart-working, l’azienda potrà registrare, nel Libro Unico del Lavoro (LUL), le giornate smart (effettuate fuori dai locali aziendali), indentificandole con un codice diverso (esempio, “P” di presenza, accompagnato da “SW” che indentifica la prestazione smart).

Per poter visionare il modello di comunicazione da far avere al lavoratore clicca qui:

https://www.adlabor.it/contenuto/modello-di-comunicazione-x-lavoro-agile-al-lavoratore/

Per poter visionare il modello di autodichiarazione di avviso di attivazione del lavoro agile per motivi emergenziali, clicca qui:

https://www.adlabor.it/contenuto/modello-di-comunicazione-x-lavoro-agile-per-minlav/

 

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