10 Maggio 2018 - Interpretazioni / Senza categoria
L’art. 5, comma 9-bis, TUI consente al richiedente permesso di soggiorno per lavoro subordinato, di svolgere temporaneamente l’attività lavorativa per la quale è stato autorizzato il suo ingresso nelle more del suo rilascio o del rinnovo sempre che:
- la domanda di rilascio sia stata presentata entro 8 giorni dall’ingresso sul territorio italiano all’atto della stipula del contratto di soggiorno presso lo Sportello unico per l’immigrazione (art. 35 DPR 394/1999) oppure, in caso di rinnovo, prima della scadenza del permesso;
- il richiedente sia in possesso del modulo di richiesta del permesso di soggiorno (cfr. art. 36 del DPR 394/1999) e della ricevuta rilasciata dal competente ufficio attestante la presentazione della domanda.
Il Legislatore non ha tuttavia disciplinato il regime del rapporto di lavoro nelle more del rilascio, per quanto attiene invece il permesso di soggiorno per motivi familiari.
L’Ispettorato nazionale del lavoro con Nota del 7 maggio 2018, n. 4079, ha precisato che i richiedenti il permesso di soggiorno per motivi familiari, nelle more del rilascio dello stesso o del suo rinnovo, possono instaurare un regolare rapporto di lavoro avvalendosi, ai fini della prova del regolare soggiorno sul territorio dello Stato, della semplice ricevuta postale attestante la richiesta di rilascio del permesso di soggiorno per motivi familiari.
Per consultare la Nota del 7 maggio 2018, n. 4079 dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, clicca qui:
http://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/immigrazione/focus-on/ingresso-e-soggiorno-per-lavoro-in-italia/Documents/Nota-congiunta-INL-pds-motivi-familiari-prot.pdf
08 Maggio 2018 - Normativa
Lavoro Intermittente – temporanea indisponibilità della PEC
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07 Maggio 2018 - Interpretazioni
Nuova normativa privacy - piena applicazione dal 25 maggio 2018
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03 Maggio 2018 - Giurisprudenza
E’ stata pubblicata sul sito, nella sezione “interpretazioni”, una nota alla sentenza n. 77/2018 con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato parzialmente illegittimo l’art. 92 c.p.c. ed ha previsto l'ampliamento del perimetro della compensazione delle spese legali, nel caso in cui il lavoratore risulti soccombente nei confronti del datore di lavoro.
Per leggere la nota clicca qui:
http://www.adlabor.it/interpretazioni/processo-del-lavoro/il-lavoratore-che-perde-una-causa-di-lavoro-non-paga-piu-le-spese-di-soccombenza/
24 Aprile 2018 - Formazione
16 Aprile 2018 - Normativa
Comunicazioni telematiche obbligatorie per consulenti del lavoro, avvocati e commercialisti
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13 Aprile 2018 - Giurisprudenza / Interpretazioni
05 Aprile 2018 - Interpretazioni
Il Garante per la protezione dei dati personali ha assunto due distinti provvedimenti a carico di altrettante aziende, con i quali vengono confermati una serie di divieti di carattere generale. Leggi tutto...
04 Aprile 2018 - Interpretazioni
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha emanato la circolare n. 6 del 29 marzo 2018, con la quale fornisce alcuni chiarimenti in merito alla sentenza n. 254/2017 della Corte Costituzionale che ha ritenuto come la limitazione del regime di solidarietà ai soli casi espressamente previsti – di appalto e subappalto – avrebbe negato la medesima garanzia legale ai dipendenti del subfornitore, parimenti coinvolti in processi di esternalizzazione e parcellizzazione del processo produttivo, in contrasto con l’art. 3 e 36 della Costituzione. Leggi tutto...
03 Aprile 2018 - Senza categoria